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Justice League: la Recensione Baffuta!

by Toyzntech_bot


Justice League, Moustache Edition 


Ebbene, era dai tempi di Batman v Superman che non soffrivo così tanto per via del fantomatico hype, ma finalmente l’ho visto! Ho visto Justice League! 

Trevolte l’ho visto, quindi magari la cosa un po’ mi è sfuggita di mano.

Vi racconterò della mia “prima volta”.
Assieme al fido Robbberto entro nel multisala con biglietto prestampato appositamente per evitare ogni sorta di pugnetta.

Non sto più nella pelle, sono agitato, impaurito dal travagliato percorso che la pellicola ha subito tra tagli e cambi di regia, con Snyder che ha dovuto abbandonare per via della perdita prematura della figlia, con Paramount che non ha concesso ad Henry Cavill il taglio dei baffi necessari per il prossimo Mission Impossibile forzando un ulteriormente la post produzione solo per rimuoverli digitalmente.

Insomma, diciamo che l’abbandono a lavoro inoltrato di Zack ( lode a lui, mi spiace per i detrattori di BvS ma io lo amo ) mi ha intimorito non poco,

e sapere che dopo di lui a metterci le mani sarebbe stato Whedon ( quello di Avengers… ma soprattutto quello di Buffy ) rafforzava i miei timori, non tanto per la bontà del regista ma per lo stile totalmente opposto.
Così Golden Age…
La mano di Snyder a tratti si vede, altre volte no.
A volta si palesa la presenza di Whedon, altre volte no.

Ne esce fuori comunque un mix molto ben bilanciato che ha un retrogusto di amaro.

Manca la profondità che si trova in Man of Steel o BvS Ultimate Edition,
e spesso la messa in scena epica viene smorzata in favore di un ritmo più veloce.
Molto veloce, perché il film dura 120 minuti. Secchi. Con due scene after credits.
Insomma sotto il profilo funzionale il film va alla grande, non annoia, intrattiene e mostra una rinascita degli eroi che nella sua genuinità convince, ma allo stesso tempo apre una piccola spaccatura nel cuore di chi ha seguito la gestazione di questo filmone.

Sei proprio tu Zack?
Nonostante Zack Snyder compaia come unico regista chiunque ha spolpato i suoi precedenti lavori in DC non potrà fare a meno di riconoscerne una versione castrata, in cui scene di un determinato tono compaiono nei trailer per poi sparire nella versione definitiva, si nota come la sua voglia di raccontare qualcosa sotto lo strato superficiale ci sia ma venga relegato ad un battito di ciglia in confronto alle scene d’azione (ben girate, definite e pulite).
A mio dire un peccato. E non solo per me perché già compaiono in rete petizioni per una ipotetica “Snyder’s cut”.

La Lega della Giustizia

Al timone della squadra troveremo Wonder Woman, vera dea nello schermo, che assieme a Batman si prenderà l’impegno di radunare una squadra per affrontare Steppenwolf, villain a cui mancano molti elementi di background che lo legano a Darkseid ma che fa comunque il suo lavoro, cioè il villain.

I nuovi elementi saranno ben tre.

Cyborg, mi ha stupito e che trovo molto vicino alla controparte cartacea che amo dei Teen Titans scritta da Wolfman, peccato che sia venuto a sapere che buona parte delle sue scene, prevalentemente dei flashback sono state tagliate per dare un tono più leggero alla pellicola.

Flash ( qui ammetto di esser un po’ di parte ), in una versione giovane, un po’ inesperta e che ha il compito di rendere leggere un po’ tutte le scene di azione, ma vi assicuro lo amerete.

Dulcis in fundo…Aquaman, interpretato da Jason Momoa ha il compito di far bagnare le spettatrici e di ridare il giusto valore ad una personaggio che è stato trasformato in una macchietta dall’ignoranza fumettistica della gente con un grosso contributo di Big Bang Theory ( nota che aggiungo: leggetevi Aquaman di Geoff Johns e ne riparliamo ).

Proprio Aquaman è stata una delle scommesse vinte di WB, perché il personaggio c’è, con accenni di background che lo fanno intendere come un outsider sia per il regno di Atlantide, sia per la terra ferma.

Il Verdetto…

Justice League è un ottimo cinecomics, genuino, che richiama le tinte Golden Age e che utilizza anche qualche “paraculata” come introdurre i temi classici di Batman 1989 e Superman rivisitati da Elfman per l’occasione, che da al grande pubblico ciò che a quanto pare vuole dopo Wonder Woman, ossia semplicità.

La seconda volta l’ho apprezzato molto di più quindi mi sento di consigliare una seconda visione.
I problemi però ci sono, e sono ancora una volta per via di Warner, dei tagli selvaggi e delle mille versioni provate che a fine film vi faranno intravedere quel qualcosa che c’è dietro questa pellicola ma che è stato relegato sotto la patina di un prodotto “rischio zero.

PS spero davvero con tutto me stesso in una versione meno castrata per l’home video, come detto all’ inizio una “Snyder’s Cut” e se proprio posso chiedere anche un’edizione con Superman baffuto.

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