Lo scorso 1 agosto è venuto a mancare lo storico animatore e character designer Masami Suda.
Morto all’età di 77 per un tumore lo ricordiamo come character designer e animation director in opere come Hokuto no Ken (Ken il Guerriero), animatore in Gatchaman e Hurricane Polymar, e molto altro.
Masami Susa nasce nella prefettura di Saitama nel 1943 ed è uno dei più importanti animatori mai esistiti. Da sempre attratto dai manga e dall’arte in tutte le sue forme, entra nel mondo dell’animazione grazie
alla prestigiosa casa di produzione Tatsunoko e sarà sotto quest’ultima che inizierà a lavorare a tante e diverse serie di successo che lo formeranno nel tratto, forgiando il suo personale stile realistico (elemento tipico della stessa Tatsunoko). Tra le varie serie vanno ricordate sicuramente Kurenai Sanshiro, meglio conosciuta da noi come Judo Boy, Mach Go Go Go (conosciuto anche come Speed Racer), Kagaku Ninjatai Gatchaman e Uchu No Kishi TekkNato il 16 settembre 1943 e originario della prefettura di Saitama, Masami Suda (須田 正己) è legato principalmente a Tatsunoko e Toei e si può considerare un vero veterano dell’animazione giapponese. Il maestro Suda è infatti oggi conosciuto come uno dei più grandi animatori mai esistiti. Infaticabile disegnatore, sempre pieno di lavoro, trova comunque il tempo per le sue passioni: il golf e le porsche. Nonostante tutto questo, si dimostra una persona modesta e di una gentilezza non comuni. Fin dall’infanzia era fortemente attratto dai manga e dal disegno in generale, anche a scuola era solito disegnare su ogni superficie scrivibile. Tra le sue prime fonti di ispirazione ci sono le serie di Osamu Tezuka, che lo spinsero a desiderare di entrare da grande nel mondo dell’animazione. Entrò a lavorare alla Tatsunoko fin dagli esordi della casa, nei primi anni sessanta. Qui iniziò ad apprendere i primi rudimenti di regia dell’animazione e character design. Parlando di questa fase della sua vita, in un’intervista tratta da Mangazine 25 del Luglio 1993, lo stesso Masami Suda dice: “E’ stata un’esperienza che mai potrò dimenticare, perchè c’era la possibilità di sperimentare veramente di tutto. Alla Tatsunoko c’era la possibilità di raggiungere il massimo dell’espressività affidandosi a un forte realismo grafico. Mi piaceva soprattutto il modo di lavorare di Tatsuo Yoshida, che stimavo moltissimo non solo come presidente, ma come artista”.
Alcune delle opere realizzate dal maestro in occasione dell’evento Becomics 2019 di Padova per un’asta benefica.