Il principe Duke Fleed, fugge dopo una disperata resistenza a bordo di un robot da battaglia, Goldrake (Grendizer), dal suo pianeta natale Fleed in seguito all’attacco delle truppe del Re Vega che vuole sottomettere i pianeti invadendoli e annettendoli al loro impero. Giunto sulla Terra Duke Fleed viene trovato gravemente ferito dal dottor Procton (Genzo Umon), direttore dell’Istituto di ricerche spaziali, il quale lo accoglie e lo nasconde sotto le mentite spoglie di Actarus (Daisuke Umon), facendolo passare per suo figlio di ritorno da un lungo viaggio mentre il robot con il suo disco spaziale (Spazer) viene nascosto all’interno dell’istituto, nei cui sotterranei viene costruito una sorta di enorme hangar…. La battaglia tra Vega e Duke si sposterà così sulla terra …. il resto è storia . (grazie Wikipedia )
La recensione di oggi riguarda il GX 76 Grendizer D.C. di casa Bandai… conosciuto in Italia come Goldrake , uno dei robottoni più amati degli anni ’80 divenuto ormai un’icona. Nato dalla fervida immaginazione di Go Nagai , si chiude il trio perfetto composto da Mazinger Z e Great Mazinger.
CONFEZIONE E BLISTER
La confezione è d’impatto, molto colorata , con la grafica che richiama lo stile della linea Classic Dynamic dei Soul of Chogokin. Il polistirolo rende prezioso il suo contenuto e serve a proteggere il Grendy e in più ricorda il suo predecessore GX 04 . Il blister contiene gli accessori e la basetta espositiva.
STRUTTURA E PAINT
Alto 19cm, è perfettamente in scala con i nuovi GX della linea D.C. e ha un discreto peso essendo composto per lo più da metallo e plastiche di ottima qualità. Questa versione potrebbe risultare più “snella” rispetto al suo predecessore Gx 04 ma senza dubbi migliorata, un esempio potrebbe essere l’articolazione del busto e bacino, finalmente mobili e la possibilità di piegare il braccio senza incontrare l’ostacolo dei magli perforanti rossi . Degne di nota sono le spalle dotate di un meccanismo a scorrimento necessario per dare più fluidità durante la presa dell’ Alabarda Spaziale e l’inserimento del “Goldrake” nello “Spazer” (non presente nella confezione). La colorazione è precisa e senza sbavature , i particolari vengono messi in evidenza come la gradazione differente di giallo sulle”corna” .
Grazie alla basetta espositiva , il Grendizer può essere esposto in modalità volo o decollo e assumere posizioni più fluide e simili a quelle viste in TV.
CONCLUSIONI
Il GX 76 fa parte di una nuova generazione di modelli nata per soddisfare i palati più esigenti, dove le nuove tecnologie di snodi danno la possibilità di rendere il modello il più possibile simile alla sua controparte televisiva. Purtroppo nella confezione non sono presenti lo Spazer , il disco giallo di “Alcor” , il “Goldrake2” o il Drill , perchè fanno parte di un set vendibile separatamente trattandosi ovviamente di una scelta commerciale “furba” di casa Bandai.